Sistemi per il trattamento dell’acqua di pozzo o di sorgente, su impianti domestici
La contaminazione microbiologica è il problema più diffuso, che accomuna la stragrande maggioranza delle acque allo stato naturale. In ogni caso le acque di acquedotto vengono potabilizzate e come tali arrivano al nostro rubinetto. La situazione cambia sostanzialmente quando non si è allacciati direttamente all’acquedotto. In questi casi occorre provvedere personalmente alla potabilizzazione dell’acqua.
In che modo può essere necessario un trattamento dell’acqua di rubinetto?
acque di acquedotto che necessitano di un miglioramento delle caratteristiche organolettiche a causa della presenza di odori/sapori indesiderabili, tra i quali includiamo anche quello del cloro
acque di acquedotto che necessitano di un miglioramento delle caratteristiche di composizione, per ridurre la concentrazione di elementi indesiderabili che possono essere presenti, come nei casi in cui l’acqua è erogata in regime di deroga
acque provenienti da sorgenti e pozzi privati che necessitano un trattamento di potabilizzazione per essere consumate.
Nei casi in cui l’approvvigionamento avvenga da una fonte non potabile occorre innanzitutto fare analizzare l’acqua (meglio più analisi nel tempo perché la qualità può cambiare, e anche di molto, a livello stagionale o a seguito di forti piogge), al fine di conoscerne le caratteristiche ed individuarne le criticità. In genere, non è necessario analizzare tutti i parametri previsti dalla normativa, sarà sufficiente controllare quelli riguardanti la parte microbiologica oltre ad alcuni metalli e altre sostanze potenzialmente presenti nelle acque sotterranee.
Non occorre essere dei chimici o degli esperti del settore, la scelta viene normalmente condivisa con il tecnico del laboratorio che effettua le analisi. Verrà quindi emesso un bollettino che attesterà la potabilità o la non conformità dell’acqua sulla base dei parametri analizzati. Solo a questo punto si è in grado di stabilire il tipo di impianto necessario.
Molto spesso nelle acque di pozzo possono essere presenti metalli, quali Ferro/Durezza – Arsenico – Nitrati. In questo caso occorre innanzitutto fare analizzare l’acqua al fine di conoscere la quantità e le tipologie di metalli.
Esistono diversi tipi di impianti:
Impianti di Rimozione Ferro/Durezza e Manganese:
Gli impianti ECOMIX sono progettati per eliminare con una sola apparecchiatura ferro, manganese e durezza, ed anche moderate quantità di alluminio ed ammoniaca disciolta e sostanze organiche provenienti da acque di pozzo. Gli impianti ECOMIX hanno all’interno una speciale miscela (Ecomix) composta da ben 5 tipi di resine a scambio ionico ed alcune particolari sostanze adsorbenti. Gli impianti ECOMIX utilizzano componenti certificati per acque potabili a norma del D.M. 174/04, o norme internazionali equipollenti.
Impianti di Rimozione Arsenico:
L’arsenico è un elemento tossico presente in natura ed all’interno di alcune falde acquifere
sotterranee. La Comunità Europea ha stabilito con la direttiva 98/83/CE che la massima concentrazione ammissibile di Arsenico nell’acqua potabile deve essere inferiore a 10 μg/l (microgrammi per litro). In Italia tale direttiva è stata recepita con il Decreto Legislativo n.31 del 2 Febbraio 2001C’è una gamma di impianti di facile ed economica installazione e manutenzione
per piccole-medie applicazioni in grado di garantire la rimozione dell’arsenico nei limiti della legge.
Tali impianti funzionano come un semplice filtro e non necessitano di prodotti chimici o rigeneranti. La tecnologia utilizzata è stata scelta per la semplicità, sicurezza ed economicità di utilizzo e sfrutta la capacità da parte di particolari idrossidi ferrici di produzione Bayer AG di trattenere l’Arsenico
e quindi depurarne l’acqua trattata.
Impianti di Rimozione Nitrati:
La denitrificazione utilizza delle resine che grazie ad uno scambio ionico sottraggono all’acqua gli anioni nitrato sostituendoli con gli anioni Cl, utilizzando come rigenerante il comune cloruro di sodio. L’utilizzo di questo sistema è tra i più sicuri per evitare le spiacevoli conseguenze dell’utilizzo in processi alimentari, tecnologici o domestici di acque con valori di nitrati eccedenti la norma.